L'importanza della donna nella spiritualità è stata cancellata e distorta nelle società patriarcali. Attualmente le tre religioni che contano una più folta schiera di fedeli sono rette da un unico dio maschio[1].
E’ doveroso
parlare di discriminazione spirituale delle donne, dato che la spiritualità
nella nostra cultura è istituzionalmente esclusivamente in mano al genere
maschile.
Le donne, incredibilmente
ancora tutt’oggi, non possono officiare i riti religiosi né sono dotate di
alcuna autorità spirituale presso le religioni vigenti.
Inoltre lo spodestamento della spiritualità femminile ha comportato anche la scissione tra sessualità e sacralità, tra spiritualità e materia, tra corporeo e immateriale.
La natura femminile, se
risvegliata e ripulita da tutte le credenze limitanti, è naturalmente connessa
al proprio corpo e ai sui cicli.
Questo legame tra la
donna e il proprio corpo era una consapevolezza diffusa delle donne delle
società arcaiche. Presso le società matriarcali, dove il potere spirituale femminile
era riconosciuto, il sesso ricopriva un ruolo naturale e sacro all'interno
delle relazioni e nella società. La consacrazione alla dea comportava una
glorificazione della sessualità.
Ad esempio anche
l’educazione sessuale della gioventù, invece di essere lasciata a se stessa (e
a youporn!), avveniva secondo una iniziazione ai misteri del sesso all’interno
del tempio[2].
Scrive Evola sulle Ierodule (dal greco "dipendenza da una istituzione templare) e i Misteri
della Grande Madre (Afrodite, Astarte, Ishtar, Inanna):
"Vi era, da un lato l'usanza, che ogni
ragazza giunta alla pubertà non potesse passare ad eventuali nozze prima di
aver offerto la sua verginità in un contesto non di amore profano, ma di
sacralità: ella doveva darsi nel recinto sacro del tempio a uno straniero che
facesse un'offerta simbolica e che invocasse in lei, la dea".
Nell'antichità esisteva
una vera propria scienza dell'amore. Si insegnava ai giovinetti con molta cura
le pratiche per stimolare il desiderio e provocare così maggior piacere. L’atto
sessuale diventava una sorta di rito magico nel quale l'energia generata
dall'unione sessuale dei due officianti andava ad alimentare la corrente di
psichismo che faceva da corpo alla presenza della dea. Allo stesso tempo veniva
trasmesso a colui con il quale la donna/sacerdotessa si congiungeva, l'influenza
e la virtù della dea.
Anche presso l’antico
Egitto le donne celebravano culti. Le celebranti, più che i celebranti uomini,
erano preposte a quest'importante compito.
Si credeva che la donna, possedendo in sé due principi
maschile e femminile, ricostituiva in sé la coppia divina senza per questo
dover ricorrere alla presenza dell’uomo dinnanzi al divino.
"Seduta sulle ginocchia del Dio Amon, gli
occhi negli occhi, la Divina Adoratrice, il giovane, splendido corpo, avvolto
da veli leggeri, gli cinge il collo con un abbraccio appassionato, preliminare
di un amplesso a venire. Il Dio in persona incorona la sacerdotessa, le impone
le mani trasmettendole la sua potenza, la guarda fisso negli occhi e si unisce
a lei in un amplesso cosmico. Colei che si unisce al Dio è anche detta la mano
del Dio in ricordo dell'atto masturbatorio compiuto con la propria mano dal
Creatore quando originò il tutto".
Era
infatti attraverso la masturbazione compiuta sacralmente che la sacerdotessa si
univa al Dio e, nell'attimo dell'orgasmo, invocava il suo nome.
L'esclusione dell'uomo dal rito era possibile in quanto la donna appariva
già completa e di origine divine.
La situazione si
capovolgerà con le religioni monoteistiche, dalla cattolica all'ebraica, alla
musulmana e sarà poi l'uomo, “l'Adamo" che darà origine, da una sua
costola, alla donna. Un mito confezionato ad hoc da una casta religiosa
maschilista che nei millenni ha teso sempre più a deprezzare e demonizzare la
donna, il sano piacere sessuale e la possibilità per il mondo femminile di
rivestire ruoli spirituali di prestigio nella società.
Se hai bisogno di un aiuto psicologico per aumentare il tuo benessere e sei della provincia di Catania
Consulenza psicologica 3465788897
Studio privato a San Giovanni La Punta e a Mascalucia (CT)
[1] Cristianesimo,
Giudaismo e Islamismo.
[2] Ad esempio il
culto si svoleva presso il Tempio di Afrodite a Corinto in Grecia.
Nessun commento:
Posta un commento