Ciò che caratterizza le
società con più alto tasso di violenza nel mondo, del passato e del presente, è lo svilimento del sesso e della donna.
La sessualità è qualcosa di molto intenso e sentito, anche se poi represso, negato, misconosciuto, distorto, pervertito e taciuto anche a se stessi.
La sessualità è qualcosa di molto intenso e sentito, anche se poi represso, negato, misconosciuto, distorto, pervertito e taciuto anche a se stessi.
Potrebbe sembrare strano ma il modo
in cui i rapporti sessuali sono gestiti è correlato al tipo di struttura
economica, sociale, politica e perfino religiosa di società.
Gran parte delle
immagini religiose, proprie del contesto cattolico in cui siamo immersi, sacralizzano l’esperienza della sofferenza, invece che il sano
piacere, e indirizzano le persone più verso il dolore che verso una vita sana e felice.
piacere, e indirizzano le persone più verso il dolore che verso una vita sana e felice.
Nel Malleus Maleficarum (1487), un testo non recente ma molto esemplificativo, fu condannata la natura femminile come peccatrice ed
eccessivamente lussuriosa. Per capire l'importanza del testo basti pensare che ne vennero pubblicate trentaquattro edizioni e oltre trentacinquemila copie.
La donna, per la sua vicinanza al
corporeo, e dunque al peccato, doveva essere sottoposta a stretto controllo: “Ogni stregoneria viene dalla lussuria carnale che nelle donne è insaziabile”.
Così il rapporto più intimo, quello tra uomo e donna, è stato segnato dalla diffidenza.
La chiesa cattolica ha compiuto una degradazione del sesso nei secoli, del legame di fiducia tra uomini e donne, della fiducia verso la donna, e nel rapportarsi tra le stesse donne.
La chiesa cattolica ha compiuto una degradazione del sesso nei secoli, del legame di fiducia tra uomini e donne, della fiducia verso la donna, e nel rapportarsi tra le stesse donne.
Credenze, come queste, sorte in seno alla religione più diffusa sul nostro territorio, hanno contribuito notevolmente alla repressione della sessualità
femminile e dell’erotismo in genere.
Non dimentichiamo che, ancora oggi, se una donna ha tanti amanti è
una poco di buono; se è l’uomo ad avere tante donne è giustificato ed è considerato
un modello da emulare.
Sono gli ex fidanzati a mettere i film porno online e le donne a vergognarsi, a ricevere insulti (anche dalle stesse persone che fruiscono del video), e a perdere il lavoro.
Sono gli ex fidanzati a mettere i film porno online e le donne a vergognarsi, a ricevere insulti (anche dalle stesse persone che fruiscono del video), e a perdere il lavoro.
Ma se le donne non sono libere di avere le esperienze
sessuali -senza giudizi, pre-giudizi, colpevolizzazioni, ritorsioni da parte di uomini e dalle stesse donne- come può anche l' uomo esprimere davvero il suo eros?
Tra l’altro testi come il "Malleus Maleficarum" erano opera di personaggi del clero che spesso avevano una visione distorta e
pervertita della sessualità. Alcuni di questi si sottoponevano ad
autoflagellazioni e martorizzazioni del corpo ed erano preda di squilibri mentali ed emozionali.
La chiesa infatti si è sempre
molto interessata al dolore piuttosto che al sano piacere.
Anche molte monache
devote non mancarono di infliggersi dolore fisico, lacerandosi le carni,
tagliandosi e bruciandosi per unirsi ad un dio creato ad immagine e somiglianza maschile. Solo dopo questa intensa esperienza di sofferenza si consideravano degne del suo amore.
Non a caso, la chiesa richiedeva alle
donne sottomissione al dio maschio, in ambito religioso, e all'uomo in carne ed ossa, in ambito matrimoniale.
Non importava se fosse
il padre famiglia o quello spirituale ma la relazione uomo-donna doveva sempre essere
asimmetrica.
Questa relazione dominato-dominata riguardava non solo i rapporti uomo-donna ma tutti i rapporti in genere.
In un siffatto contesto incapace di coltivare la reciprocità, gli uomini, se con le donne imponevano il proprio comando, dovevano invece sottomettersi ad altri uomini di rango o gerarchia superiore.
In un siffatto contesto incapace di coltivare la reciprocità, gli uomini, se con le donne imponevano il proprio comando, dovevano invece sottomettersi ad altri uomini di rango o gerarchia superiore.
Tutta la società finisce con l’essere
impostata su relazioni dominante/dominato senza possibilità di rapporti
autentici e di reciprocità.
Dai documenti è pervenuto come le donne destinate a sadiche torture e alla morte venivano denudate davanti alle folle nel Colosseo di Roma.
Tali episodi erano inoltre mostrati in pubblico in modo che si apprendesse e interiorizzasse questa visione nella comunità.
Questa scena non sembra molto diversa da film/video della moderna pornografia dove le donne sono raffigurate prigioniere di lacci o catene ed è data molta enfasi alla tortura sessuale.
E’ stato tramandato, generazione dopo generazione, il collegamento tra le sensazioni dell’eccitazione sessuale al dolore, inflitto o sofferto, come vittime o carnefici.
Sono state nei secoli associate la tortura e la violenza al sesso.
Il corpo della donna è generatore di vita, collegato ai ritmi lunari e ciclici. Rappresenta l'abbondanza della terra stessa ed è sacro.
Il piacere implica empatia, rispetto e ascolto del corpo, presenza e consapevolezza insieme a una nuova riscoperta autentica del femminile (SESSUALITA' DELLA DONNA CICLICA) e del maschile.
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