Poche persone conoscono forse l'origine della parola "panico".
Le sue radici affondano nella mitologia greca, nella leggenda del semidio greco Pan.
Pan è un semidio greco della natura e dei boschi, della natura incontaminata e selvaggia.
La leggenda narra che uno dei diversivi preferiti di Pan fosse quello di tormentare gli antichi viaggiatori greci che attraversavano le strade secondarie di quella terra un tempo boscosa.
Pan sarebbe rimasto in agguato, nascosto tra i cespugli, in attesa delle sue inconsapevoli vittime. Quando un viaggiatore passava vicino al suo nascondiglio, il divertimento di Pan era quello di intimidirlo in tutti i modi. Le sue radici affondano nella mitologia greca, nella leggenda del semidio greco Pan.
La leggenda narra che uno dei diversivi preferiti di Pan fosse quello di tormentare gli antichi viaggiatori greci che attraversavano le strade secondarie di quella terra un tempo boscosa.
Faceva frusciare i cespugli, generando un senso di apprensione nella persona che camminava. Pan continuava a indurre paura nella sua vittima, in prossimità di sentieri bui, perseguitandola fino a fare fuggire il viaggiatore il più velocemente possibile, anche se non faceva del male alla persona.
Mai più la vittima sarebbe rientrata nella foresta senza provare un'ondata di apprensione.
Persino la saggezza greca ha riconosciuto il fenomeno delle reazioni "combatti o fuggi" di fronte la paura, anche se provocate da imput illusori.
Le alterazioni fisiologiche che accompagnano l’ansia, sono le stesse che ritroviamo quando il nostro corpo deve affrontare una minaccia alla sopravvivenza, ovvero quando proviamo paura. Queste risposte fisiologiche sono autonome e fuori dal controllo della coscienza.
Durante un attacco di panico la persona è sopraffatta da sintomi fisici e psicologici; improvvisa e intensa paura (con palpitazioni, sudorazione, tremore, sensazione di soffocamento, paura di impazzire e di morire...).
Alla base dell'attacco di panico c'è uno schema comportamentale errato che viene messo in atto dalla persona, inconsapevolmente:
- Repressione della propria energia psicofisica;
- Esplosione di tale energia;
- Conseguente panico;
Per energia psichica si intende la spinta vitale, che non si limita solo alla sfera sessuale, ma che abbraccia la globalità del sistema psicofisico di ciascuno di noi ( e quindi anche le emozioni svolgono un ruolo importantissimo).
Il fluire di questa energia è proprio ciò che quotidianamente dona sollievo, benessere e senso di armonia.
Se questa energia viene bloccata troppo a lungo, si avrà l'effetto di una pentola a pressione, senza valvola di sfogo, che poi finisce con l'esplodere.
Se questa energia viene bloccata troppo a lungo, si avrà l'effetto di una pentola a pressione, senza valvola di sfogo, che poi finisce con l'esplodere.
La persona coinvolta negli attacchi di panico spesso è ingabbiata in stili di vita non propri, fasulli, trincerata dentro una zona di comfort per quieto vivere, per paura ed abitudine.
Può essere che si è diventati troppo accondiscendenti, troppo formali, troppo disponibili, con tante emozioni trattenute dentro di sè.
I principali canali attraverso cui questa energia fluisce, o che ci aiutano a farla fluire, sono:
La creatività: fare qualcosa di manuale (non necessariamente deve essere un'opera d'arte come si intende comunemente). L'importante è lasciare un proprio segno, il proprio tocco anche attraverso qualcosa di tangibile.
L'erotismo: difficilmente nei periodi di intensa passione ed eros si soffre di attacchi di panico!
lo scambio di initimità, fisicità con una persona, che coinvolga corpo e anima permette alla propria istintualità di fluire.
lo scambio di initimità, fisicità con una persona, che coinvolga corpo e anima permette alla propria istintualità di fluire.
L'attività fisica: correre, andare in palestra, praticare danza ecc...Secondo i propri gusti personali
La passione: coltivare i forti interessi che si possiedono, non abbandonarli ma nutrirli quotidianamente.
Il richiamo del panico è irresistibile e totalizzante, è il richiamo della istintualità e della natualità. L'attacco di panico serve a scuotere la persona che cerca di dominare e comprendere tutto solo con la mente.
Il richiamo del panico è irresistibile e totalizzante, è il richiamo della istintualità e della natualità. L'attacco di panico serve a scuotere la persona che cerca di dominare e comprendere tutto solo con la mente.
E' il corpo che chiede uno spazio di ascolto validato tanto quanto quello concesso alla mente.
Sono le emozioni che chiedono di essere riconosciute ed espresse per come si presentano.
Emozione viene dal latino "emovere" (ex: fuori; movere: muovere), quindi le emozioni premono naturalmente per venir fuori ed essere espresse. Solitamente le emozioni vengono soppresse e negate, si fa di tutto per non renderle evidenti, evitando anche di prenderne consapevolezza.
Vivere la vita pienamente, lasciando fluire le emozioni, abitando il proprio corpo ed esprimendo la propria istintualità, è l'antidoto a qualsiasi attacco di panico!
Non dimenticare di RIDERE DI GUSTO!
Emozione viene dal latino "emovere" (ex: fuori; movere: muovere), quindi le emozioni premono naturalmente per venir fuori ed essere espresse. Solitamente le emozioni vengono soppresse e negate, si fa di tutto per non renderle evidenti, evitando anche di prenderne consapevolezza.
Vivere la vita pienamente, lasciando fluire le emozioni, abitando il proprio corpo ed esprimendo la propria istintualità, è l'antidoto a qualsiasi attacco di panico!
Non dimenticare di RIDERE DI GUSTO!
"Nell’incubo la natura rimossa ritorna, così vicina, così reale che non possiamo non reagire ad essa naturalmente, divenendo cioè interamente fisici, posseduti da Pan, gridando per avere luce, conforto, contatto. La reazione immediata è l’emozione demoniaca. Siamo ricondotti all’istinto dall’istinto".
Hillman
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